Una goccia di classe arancione

C onosciuto nel nord Italia come ingrediente fondamentale del risotto alla milanese, lo zafferano può essere utilizzato anche nella preparazione di gustosi cocktail. 

Non ci credete? E allora, preparatevi per una piacevole scoperta al profumo di zafferano, con un pizzico di eleganza.

Profumi d'India

E ntrando nel Cluster delle Spezie, la percezione è che lo zafferano, la curcuma e il peperoncino non siano semplicemente ingredienti fondamentali nella cucina, ma possano essere impiegati anche nella medicina alternativa e nella cosmesi. 

Occupatosi della mostra fotografica del Cluster Spezie, Alex Webb di Magnum Photos racconta del suo viaggio in India soffermandosi sui profumi, i colori e i sapori incontrati a Kerala, una delle fonti primarie delle spezie. 

Zafferano fai da te

Lo zafferano è una piantina perenne e resistente che ama i terreni freschi, le basse temperature e il giardino di casa.

Siamo nel periodo giusto per piantare i bulbi! Richiedono solamente 10 cm di profondità e piccoli solchi distanti 20 cm l'uno dall'altro. E, volendo, potete sfruttare il vaso di piante aromatiche che già avete sul balcone.

Pistilli di saggezza popolare

Lo zafferano è una delle spezie più conosciute ed apprezzate fin dall'antichità. Virgilio, Omero e Plinio lo citano nelle loro opere, decantandone le virtù.

Ricco di beta-carotene, di licopene e di zeaxantina, un mix prezioso di antiossidanti, il croco contiene minerali (calcio, fosforo, potassio, ferro), ed è ricco di vitamina A e C.

Incisioni filanti

In questi giorni Boario Terme, centro della nostra Valle dei pistilli, ha ospitato un festival di streetfood. Ristoranti e produttori locali si sono uniti per la valorizzazione delle prelibatezze culinarie della zona in vista di Expo 2015.

Tra le molte leccornie locali, sicuramente i formaggi: la famosa Rosa Camuna, il presidio Slow FoodFatulì, le deliziose formagelle di malga, ma soprattutto il Silter, la cui produzione è regolamentata dall’omonimo consorzio di tutela con sede a Breno.

L'oro rosso verso EXPO 2015

Il termine zafferano deriva dall'arabo “asfar” che non significa altro che “giallo”. Non tutti infatti sanno che questa spezia nel corso della storia ha avuto un valore non di poco conto anche al di fuori dell'ambito culinario.

Facendo un salto nel 336 a. C., si racconta che niente meno che Alessandro Magno lo usasse per schiarire i capelli; mentre già dal II secolo d.C. era comune il suo impiego nella colorazione dei tessuti.

Zafferano in the mountains

  
Le produzioni di nicchia dello zafferano camuno si trovano ad oggi in appezzamenti sperimentali in alta quota, a Edolo, Malonno e Ossimo. Mazzunno, Angolo Terme e il lago Moro sono le ultime frontiere. 

Se ogni zona offre uno zafferano con caratteristiche diverse, lo zafferano alpino è contraddistinto da un’altissima qualità, perché puntiamo tutto sulla tradizione.

La Valle dei pistilli

Proveniente dall'Asia Minore, l'oro rosso, meglio conosciuto come zafferano, arriva per la prima volta in Valle Camonica. 

Sembrava un esperimento azzardato, ma oggi, a un anno dalle piantagioni sperimentali, i risultati sono sorprendenti.

Sapevate che la spezia che tinge di giallo, in realtà si ricava dai pistilli di un fiore lilla? 

Questo fiore, raro e splendente, è il Croco.